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L’orgoglio della Cintura Nera

Domenica 9 dicembre 2012 si sono svolti, presso il Palazzetto dello sport di Montevarchi, gli esami di graduazione.

Fra i molti presenti figuravano anche tre nostri atleti: Luca Pretini candidato al 2° dan, Alberto Ligero e Marco Rossetti candidati al 1° dan. Con grande soddisfazione degli esaminandi, e nostra, le prove sono state superate brillantemente e senza il minimo problema.

Quindi, cogliamo l’occasione per congratularci per i risultati ottenuti che ci permettono di aumentare la nostra “famiglia” delle Cinture Nere.

Un ringraziamento particolare va a Luca Pretini, promosso Cintura Nera 2° dan e Consigliere neo-eletto della nostra Associazione in qualità di rappresentante degli atleti, e a Marco Rossetti e Alberto Ligero ai quali il Maestro Danilo Matteucci ha il piacere e l'orgoglio di dedicare un pensiero particolare per un momento speciale per ogni judoka, quale quello dell’acquisizione della Cintura Nera:

Ho conosciuto Marco Rossetti nel 2000. Come tutti i ragazzi (aveva 10 anni) ha seguito l’iter previsto dalla “mia scuola”: molta ginnastica, un buon judo “di base”, poche e selezionate gare, gli stage estivi. Con il passare degli anni Marco non ha mai espresso la volontà di diventare un agonista e quindi ha seguito lo studio del judo come Educazione Fisica. Da questo punto di vista Marco rappresenta un modello di riferimento. Non è facile continuare ad appassionare un ragazzo a 16, 18, 20 anni senza coinvolgimenti agonistici, ad una disciplina complessa come il judo. Ha continuato la pratica con la stessa serietà e applicazione dei coetanei del gruppo. Oggi il suo impegno è stato riconosciuto dal conferimento della Cintura Nera. L’augurio è che sia veramente un altro inizio per un nuovo percorso, da fare insieme, per altri traguardi.
Con affetto e gratitudine, il tuo insegnante Danilo.

Alberto Ligero, il nostro “ragazzo” di San Paolo (Brasile). Albe, come viene chiamato in palestra, si è avvicinato alla pratica del judo già in età adulta. Si è rapidamente appassionato alla pratica, arrivando perfino a rimpiangere di non averlo potuto iniziare da bambino. E’ sempre stato una figura presente nel nostro dojo sia durante gli allenamenti che a seguire i ragazzi più giovani. Quello che colpisce di Alberto è il suo essere sempre “positivo” e “propositivo” e questo suo carattere lo si deve, penso, soprattutto alla sua esperienza di vita; esperienza data da tutte le difficoltà incontrate arrivando dal Brasile per inserirsi nella nostra società. E solo una grande “tenacia” e “adattabilità” (ju) gli hanno permesso di essere oggi una Cintura Nera di judo e nella “vita”.
Grazie e complimenti, con stima il tuo insegnante Danilo.

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